Nell’articolo precedente abbiamo visto come, a partire dalla particolare condizione umana (sostanzialmente diversa da quella degli altri esseri viventi), emergano una serie di bisogni che, in qualche modo, l’uomo deve soddisfare. La questione, dunque, non è se cerchiamo di soddisfare tali bisogni: la risposta a questa domanda è, per definizione, positiva; ognuno di noi cerca di costruirsi un percorso che avvicini a tale scopo. Allo stesso tempo, non tutti i percorsi sono equivalenti: in altri termini, esistono strade che si configurano come una risposta produttiva ai bisogni umani, e altre strade che in realtà allontanano dalla piena realizzazione dei medesimi.
Qual è, secondo Erich Fromm, una risposta produttiva ai bisogni umani? Tale risposta va ad abbracciare tre diverse dimensioni, più nello specifico:
- Capacità di ragionamento e di pensiero produttivo
- Capacità di amare
- Capacità di esprimere se stessi in modo attivo e gioioso
Analizziamo maggiormente nel dettaglio ciascuno di questi aspetti: per ora sorvoleremo su di loro, e rimandiamo una discussione più dettagliata ai prossimi articoli.
Ragionare e pensare in modo produttivo, secondo Erich Fromm, significa che noi, in quanto soggetti percepenti, cerchiamo di andare oltre la superficie dei vari oggetti che percepiamo e ci mettiamo in condizione di cercare, sempre maggiormente, di percepirne la loro essenza mediante un atto di relazione attiva.
Amare è un tema a cui Fromm ha dedicato un intero libro, estremamente bello, chiamato appunto “L’arte di amare”. Amare è un arte attiva, e come arte l’amore può essere appreso mediante un impegno deliberato ad eccellere in esso. Amare implica prendersi cura, sviluppare un senso di responsabilità, di rispetto e di desiderio di conoscenza sempre maggiore verso colui o colei questo amore è indirizzato. È virtù amare gli altri come è virtù amare se stessi, e la meta l’ultima dell’amore non è indirizzata ad un individuo particolare, ma alla fraternità che ci fa sentire vicini a tutti gli altri esseri (umani e anche non).
Esprimere se stessi in modo attivo e gioioso significa entrare profondamente in contatto con la propria natura umana, con le sue contraddizione e con le difficoltà che questo comporta, e scoprire ogni giorno qualcosa in più su se stessi (un tema affine ad uno che rivedremo più avanti: quello del rendere l’inconscio, che esprime la totalità dell’essere umano, conscio tramite un graduale processo di curiosità e di vicinanza a se stessi).
Oggi abbiamo definito gli ingredienti del carattere produttivo secondo Fromm: nei prossimi articoli ne esploreremo, maggiormente nel dettaglio, le varie sfaccettature e discuteremo vie che portano a coltivare tale orientamento.
A presto!
