Il carattere autoritario secondo Erich Fromm

Uno dei grandi pregi dell’analisi sociale di Erich Fromm è stato studiare l’influsso del modello societario sul carattere individuale: che elementi caratteriali deve instillare una data società nell’individuo, affinché ello/ella, tramite comportamenti che ritiene spontanei (ma che tanto spontanei non sono), riesca a vivere e trasmettere i valori societari e a far così procedere, col numero minore di intoppi possibili, una data società? Nasce così il concetto di carattere sociale: in altri termini, quell’insieme di comportamenti che vari membri di una società condividono e che permettono alla società stessa di funzionare secondo lo status quo.

Una tipologia di carattere sociale individuato da Fromm è quello autoritario, dove lo sviluppo delle proprie potenzialità come individuo (e il conseguente desiderio di aiutare anche altre persone a coltivare tale potenziale) è frenato da tendenze di dominanza, che possono assumere dei tratti di sadismo (esercizio di dominio, parte attiva) o di masochismo (sottomissione, parte passiva). È da notare come queste due componenti (sadismo e masochismo) non siano indipendenti, ma necessitano l’una dell’altra per esistere ed alimentarsi. Tale tipologia di carattere sociale era ampiamente diffusa nella fase iniziale di crescita della società capitalista, dove i mezzi produttivi esistenti imponevano a molti condizioni di lavoro estreme e disumane, sotto il controllo di pochi.

Un’eccellente analisi di questa tipologia caratteriale è stata effettuata da Reiner Funk, collaboratore di Fromm negli ultimi anni della sua vita e curatore di molte delle sue opere. Tale analisi può essere apprezzata nel video seguente (in lingua inglese), tratto da YouTube:

Quali sono gli elementi principali descritti da Fromm per quanto riguarda il carattere autoritario, e ottimamente riassunti da Funk nel video menzionato sopra?

Il lato sadico del carattere autoritario tende ad esercitare dominio su altre persone e a volerle utilizzare (improduttivamente) come mezzi per l’espressione di sé invece che come fini che possano beneficiare della propria espressione. Ecco che nascono sottomissione, sfruttamento, persino tortura. Tale lato può essere orientato non solo verso altri, ma anche verso di sé: ecco che in questo modo alcune forze vitali interiori, finalizzate alla rispettosa auto-espressione e alla gioia di vita, vengono confinate in rigide gabbie imposte dal Super-Io (non si fa, non si deve…).

Il lato masochista è connotato invece da una proiezione delle proprie forze vitali su quella che viene percepita come l’autorità, a cui si obbedisce. Ecco che tali forze vitali, alienate dal sé e affidate ad altri, non danno quei frutti che nascono da terreni che irroriamo con le nostre stesse forze: le espressioni della propria personalità non vengono viste come importanti e si rinuncia ad esse, per ottenere quel “insipido tepore” (che in fondo non scalda) derivante dalle espressioni delle proprie forze vitali proiettate sulla rispettiva parte sadica.

Ecco che, per l’esistenza del dualismo sadismo/masochismo, ci sono una serie di valori che vengono praticati: mentre la parte sadica esercita il proprio dominio, la parte masochista è devota con fede ad ella. In questo processo, la parte masochista rinuncia ai propri desideri, si mette in una posizione di dipendenza e di dovere rispetto alle richieste della parte sadica. Inutile menzionare che, in questo processo, viene perso molto: la propria forza, i propri pensieri e le proprie idee, insieme alla propria libertà, vengono repressi e non vengono usati come ingredienti per lo sviluppo della propria personalità.

A sua volta, essendo la parte sadica in un rapporto di simbiosi con la parte masochista, anche l’espressione delle sue forze vitali è incompleta: il fine delle proprie azioni non è orientato alla biofilia (all’amore della vita), ma piuttosto al mancato rispetto e alla mancata valorizzazione delle espressioni vitali in altre persone. Ciò, invece che portare alla crescita, porta alla dipendenza e al mancato affidamento alle proprie forze vitali in termini produttivi.

Mentre il dualismo sadismo/masochismo era rilevante per alcune dinamiche socio-economiche dei secoli passati (e ai rispettivi metodi di produzione), nell’ultimo secolo le tendenze sono cambiate e hanno indotto la genesi di un altro tipo di carattere sociale: quello mercantile. Lo analizzeremo nel prossimo articolo.

Lascia un commento