Nel libro “Life Itself is an Art: the Life and Work of Erich Fromm”, di Rainer Funk, c’è un’espressione che a me piace moltissimo: quella di “incontro diretto”.
La prima volta che questa espressione appare nel libro è associata al primo incontro tra Rainer Funk ed Erich Fromm, nella sua residenza di Muralto, vicino a Locarno (tra l’altro, dove c’era tale residenza c’è ora una targa commemorativa, installata dal comune in memoria di Fromm stesso). Rainer Funk, recatosi da Fromm per discutere con lui di temi pertinenti alla sua dissertazione, riferisce che l’incontro con lo psicoanalista di origine tedesca lo fece sentire rinvigorito: sentì che la comunicazione tra lui e Fromm fluiva libera, in un modo tale che lo scambio fosse di arricchimento per loro entrambi. Alla fine di quella conversazione, Fromm si era arricchito delle prospettiva di Funk, Funk di quelle di Fromm, ed entrambi avevano finito la giornata con un qualcosa in più nel loro bagaglio di conoscenza personale ma, soprattutto, con la sensazione di essere stati visti e capiti da un altro essere umano.
Ecco che, proprio qui, nasce il concetto di “incontro diretto”. Negli scorsi articoli, abbiamo visto come le varie strutture di carattere sociale (autoritario, mercantile, narcisista e orientato all’Ego) possano frapporsi tra noi e una piena realizzazione delle nostre potenzialità. Ecco che dunque la strada dello sviluppo di sé (intesa come quella strada che permette di soddisfare pienamente i bisogni umani) è quel percorso che permette di promuovere l’espressione del carattere produttivo, ossia un’esplorazione umanista delle proprie potenzialità basata sulla coltivazione delle proprie capacità di pensiero, di amore e di azione. Alla base di questa esplorazione c’è proprio il concetto di incontro diretto: nel relazionarsi con se stessi e con gli altri, l’obiettivo è quello di andare oltre le varie cristallizzazioni di carattere sociale (o di sviluppi legati alla storia personale) e di abbracciare l’unità della persona, le sue potenzialità, quello che è ed, ancor di più, quello che può essere con una rigorosa e gentile cura di quei semi che rappresentano le proprie potenzialità.
Quali vie possono promuovere l’incontro diretto, con sé e con gli altri? Lo vedremo nei prossimi articoli, che saranno incentrati sul tema dell’arte di vivere e di quelle pratiche che ne alimentano l’apprendimento.
