Esplicitare l’Amore

In un’aula dell’Università della Southern California, dove ho insegnato per molti anni, mi è accaduto un fatto che non potrò mai dimenticare.

A un allievo del mio corso è stata diagnosticata una distrofia muscolare che, nel suo caso, era progressiva e irreversibile. Non aveva speranze di guarigione.

La sola certezza che gli veniva lasciata era quella di trascorrere gli ultimi mesi di vita senza sofferenze e in condizioni di relativo benessere.

La notizia lo ha scombussolato, ma al tempo stesso il ragazzo non ha perduto la sua forza d’animo. Era deciso a vivere gli ultimi giorni della sua esistenza nelle condizioni più normali possibili. Verso la fine, arrivava in classe imbottito di sedativi, stordito, palesemente spaventato.

Poi, quando si è reso conto che per lui frequentare le lezioni stava diventando impossibile, ha fatto una richiesta inconsueta. Ha voluto che ognuno dei suoi compagni di classe lo abbracciasse un’ultima volta.

abbraccio

Agli occhi di quel giovane, nessun sentimento, ancorché espresso nel modo più bello e meditato, aveva maggiore significato di quei brevi momenti di tenerezza. A ciascuno di noi è stato ricordato che le nostre vite sono appese a un filo, e parimenti quanto sia vitale esplicitare il nostro amore, quali che siano la nostra età e le nostre condizioni di salute.

Negare l’amore per qualsivoglia ragione significa privare gli altri di quanto di meglio abbiamo da offrire. Agire così, fosse anche per un giorno, sminuisce la qualità di un rapporto umano.

Attendere l’amore per una vita intera è la più terribile delle tragedie esistenziali.

[Leo Buscaglia, Nati per amare]

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