Sarò felice se…

Oggi, 20 Marzo, è la giornata mondiale della felicità!

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Rifletto spesso su questo tema. Nel corso dei secoli sono state date talmente tante definizioni di felicità, che non è per nulla difficile perderne il conto. Ognuno ha i suoi personali pensieri a riguardo. Ad esempio, secondo Albano “è tenersi per mano e andare lontano,  è stare vicini come bambini, è un bicchiere di vino con un panino”!

Insomma, ognuno ha la propria interpretazione! Ma c’è qualcosa di generale che possiamo dire su questo importantissimo tema? Secondo me si.

Le nostre vite sono dirette da un insieme di valori, che ci fanno da bussola personale e che ci guidano nelle nostre azioni quotidiane. La felicità secondo me fa da collante di tutti questi valori, ammesso che non sia espressamente presente tra di essi. Tutti desideriamo essere felici. Tutti desideriamo condividere dei bei momenti con le altre persone, e tutti desideriamo che le nostre vite siano colme di gioia e di sensazioni positive.

Eppure qualcosa ci frena. C’è qualcosa che ci limita, che ci dice che forse non ce la meritiamo. Un qualcosa che spesso ci fa sentire stanchi, frustrati, inadatti, impauriti, spaventati. Qualcosa che ci fa rimandare la felicità. A domani, al giorno dopo ancora. O a chissà quando.

Sarò felice quando avrò terminato gli studi. Sarò felice il giorno in cui non avrò difficoltà. Sarò felice il giorno in cui gli altri apprezzeranno il mio valore. Sarò felice quando… .

Tra la felicità e noi spesso si frappongono molti se, molti ma. O meglio, permettiamo che si frappongano, o scegliamo noi stessi di frapporli. Poniamo su noi stessi e sull’ambiente circostante alte aspettative, e basiamo la nostra felicità su criteri difficili da soddisfare. Come se la gioia fosse qualcosa di etereo, fuggevole, incontrollabile. Come se meritassimo di provarla a determinate condizioni. Come se fosse una risorsa limitata, della quale usufruire con cura.

Se provassimo invece a invertire le relazioni? Terminerò gli studi quando sarò felice. Non avrò difficoltà il giorno in cui sarò felice. Gli altri apprezzeranno il mio valore quando sarò felice. Quando sarò felice, allora…

La felicità non è un se, e non è un ma. Non è un effetto ma una causa. Non è una conseguenza ma una scelta.

È una scelta perché si basa sul modo in cui viviamo le nostre esperienze, su come comunichiamo con noi stessi, su quanto ci stiamo allineando con la persona che vogliamo essere e su come condividiamo il nostro personale amore con le persone.

Abbiamo sempre una scelta, e tra le nostre possibili scelta c’è quella di essere felici. Senza un se e senza un ma, apprezzando tutto quello che già abbiamo e continuando a correre sulla strada che abbiamo scelto per noi stessi.

Ti auguro di essere felice. Non sempre, non in tutti i momenti. Ci saranno volte in cui le cose sembreranno non andare così bene e altre emozioni affioreranno. Sgorgheranno come pioggia e se vorrai potrai usarle per nutrire le foglie della tua felicità e della tua gioia. Anche le piante più belle e forti si seccherebbero se stessero perennemente al sole. Come la pioggia arriva per nutrirle, così le altre tue emozioni hanno il profondo ruolo di supportare la tua felicità e integrarla con risorse che altrimenti scopriresti con difficoltà.

Che la felicità sia per te una scelta 🙂 !

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