Alimentazione: l’inadeguatezza dello scontro

Vegan

Quando vado alla libreria Feltrinelli, in piazza Duomo a Milano, mi piace girovagare tra i vari libri e notarne la varietà. C’è davvero di tutto e di più: libri per tutti i gusti.

In particolare, nel settore alimentazione, noto una varietà altissima. Basta confrontare due libri posizionati vicini tra loro e si può vedere come spesso riportino idee e suggerimenti completamente diversi.

Sulla base delle diverse idee e della diversa percezione della nutrizione, sono nate molteplici correnti: zona, paleo, mediterranea, vegetariana, vegana, macrobiotica. Chi più ne ha più ne metta!

Ognuna di queste etichette racchiude la filosofia alla base della corrente alimentare corrispondente. Per quanto un nome non possa rappresentare la complessità delle idee che fanno da fondamento alla corrispondente visione della nutrizione, è comunque una convenzione sociale utile adottare tali etichette.

Il problema nasce quando la ferma convinzione in un’idea sopprime il dialogo e l’apertura a nuove idee. Questo vale per l’alimentazione come per molti altri campi della vita.

Ultimamente la dieta vegana sta andando di moda, e capita piuttosto frequentemente di vedere vegani e onnivori che si insultano reciprocamente. Il vegani insultano gli onnivori di essere insensibili, di non mangiare secondo natura. Gli onnivori insultano i vegani di essere estremisti, di compiere atti impropri nel nome della loro visione e di non alimentarsi coerentemente con quanto la storia umana insegna.

Chi ha torto, chi ha ragione? Dalla mia prospettiva la risposta è: nessuno. Dal mio punto di vista, l’unica via che conduce ad un’appropriata alimentazione è quella della consapevolezza e dell’informazione. È da qui che possono nascere le scelte più ponderate. Scelte del tutto personali e che vanno rispettate in quanto tali.

Una persona può mangiare in modo funzionale seguendo diverse correnti alimentari. Può essere onnivora, vegana, può seguire la paleo dieta, la dieta a zona, la dieta mediterranea, o quello che vuole. La cosa importante è che, qualsiasi sia la sua scelta, questa sia basata su ricerca di informazioni e sulla consapevolezza.

Le linee guida alimentari internazionali sono piuttosto chiare, e adattabili a qualsiasi regime alimentare. Se vuoi leggere a proposito, ti invito a scaricare e a leggere questo file scritto dal prof. Berrino:

Il cibo dell’uomo

Un altro fattore molto importante è il modo in cui gestiamo la nostra vita. In poche parole: se non abbiamo una vita che riteniamo appagante e colma delle emozioni che più desideriamo, e se non sviluppiamo pensieri appropriati su noi e sulla realtà circostante, i benefici dell’alimentazione rischiano di scemare. È importante badare sia a quello che ingeriamo sia al modo in cui affrontiamo la nostra vita 🙂 .

Litigare e discutere in modo improduttivo su quale sia il regime alimentare corretto non porta da nessuna parte. Il modo in cui stiamo gestendo oggi le risorse alimentari è oggettivamente poco utile e poco coerente con il benessere della specie umana e del mondo a lungo termine. Servono nuovi passi e nuove decisioni, che potremo prendere solamente tutti insieme, tenendo conto del benessere nostro e del mondo in cui viviamo. Con le meravigliose facoltà che risiedono in noi possiamo fare questi passi, e forgiare il nostro futuro sulla base di consapevolezze sempre crescenti 🙂 .

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