Equilibrio Emozionale: Prospettive temporali e spaziali

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Nel precedente articolo abbiamo visto come la nostra reazione agli eventi non sia legata alla realtà, ma al modo in cui la interpretiamo.

Da questa idea nasce il concetto di cornice: una cornice risulta essere la prospettiva a partire dalla quale esaminiamo un determinato fenomeno. Ad esempio, di fronte ad una sfida che la vita ci pone, possiamo reagire continuando a concentrarci sul problema stesso (cornice-problema) o concentrandoci su come poter risolvere il problema (cornice-soluzione).

In altri termini, possiamo vedere un determinato fenomeno a partire da cornici diverse, e in base alla cornice in cui lo vediamo promuoviamo una serie di comportamenti tra di loro diversi.

Ti faccio un esempio per chiarire al meglio questo fenomeno, preso dalla mia storia personale. Al secondo anno di università avevo fatto due prove in itinere di un esame, in un modo che non ritenevo soddisfacente. In particolar modo, nella seconda prova avevo fatto degli errori di distrazione piuttosto grossolani. Mi ero sentito molto dispiaciuto: non accettavo il fatto di aver fatto le prove in quel modo.

Stavo esaminando la questione da una cornice fatta così: mi concentravo sugli errori e sulla mancata capacità di gestire la mia concentrazione.

In quali altri modi era possibile valutare la questione? Potevo valutare la questione da una prospettiva temporale completamente diversa. Se avessi pensato a come mi sarei sentito dopo aver ristudiato l’esame e dopo aver ridato le prove in modo migliore, mi sarei sentito diversamente. Se avessi pensato a come mi sarei sentito un anno dopo, con le più solide conoscenze acquisite durante la nuova preparazione all’esame, avrei visto quel “fallimento” come un avvenimento positivo.

In effetti così è stato: ho riaffrontato l’esame in modo più brillante, ho compreso meglio alcuni aspetti di quella materia e quello che allora vedevo come fallimento oggi lo vedo come un vantaggio.

Il modo in cui viviamo emozionalmente un dato evento è profondamente influenzato dalla cornice spazio-temporale dalla quale lo esaminiamo.

Dal punto di vista temporale abbiamo visto con il precedente esempio come è possibile mutare la nostra percezione. Utilizzare una prospettiva futura o passata per esaminare un fenomeno può essere molto produttivo.

Cosa intendo, invece, quando parlo di cornice spaziale? In particolar modo, mi riferisco alle posizioni percettive.

Nella PNL vi sono tre diverse posizioni percettive a partire dalle quali è possibile esaminare le interazioni umane.

  • Prima posizione percettiva: corrisponde a quello che notiamo esaminando l’interazione dal nostro personale punto di vista, con la nostra mappa del mondo. Vivendo una determinata interazione, ed esaminandola dai nostri occhi, viviamo emozioni e sensazioni sulla base di quello che per noi è importante e sulla base delle nostre convinzioni.
  • Seconda posizione percettiva: corrisponde a quello che notiamo esaminando l’interazione dal punto di vista delle altre persone coinvolte, e mettendocela tutta per comprendere la loro mappa del mondo. In questo modo viviamo la situazione da un contesto nuovo: i comportamenti altrui, che prima potevano sembrarci poco chiari, vengono percepiti con una nuova consapevolezza.
  • Terza posizione percettiva: corrisponde a quello che notiamo esaminando l’interazione da un punto di vista esterno rispetto all’interazione stessa. Tale punto di vista può essere caratterizzato dai nostri valori e dalle nostre credenze, e ci si può dunque chiedere: se esamino una questione con gli stessi filtri della prima posizione percettiva, che cosa cambia? In realtà cambia molto, perché ci permette di allontanarci momentaneamente dal nostro stato emotivo, e riflettere sulla base di quanto è per noi giusto e importante. Allontanarsi dalle proprie emozioni può essere a volte importante: non per allontanarle o cacciarle via, ma per comprenderle da una prospettiva esterna. Guardando noi stessi che interagiamo da un punto di vista esterno può rivelarci cose che dai nostri stessi occhi non siamo in grado di scorgere.

Usare diverse cornici spaziali e temporali può essere utile per gestire al meglio le nostre emozioni. Nei prossimi articoli vedremo come 🙂 .

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