Leo Buscaglia, nel suo splendido libro «Vivere, Amare, Capirsi», mette in luce quanto sia importante coltivare l’amore verso se stessi.
Amare se stessi è di importanza fondamentale. Siamo in grado di donare solamente quello che abbiamo, e l’amore che offriamo agli altri è strettamente correlato all’amore che proviamo per noi stessi: se non sviluppiamo il secondo difficilmente il primo può essere di qualità.
Cosa vuol dire amare se stessi, e in che modo è possibile incrementare questo amore?
Il primo modo per accrescerlo è costruire una sana autostima.
Nathaniel Branden, autore de «I sei pilastri dell’autostima», mette in luce le sei colonne portanti che stanno alla base di una sana esperienza di se stessi:
Vivere consapevolmente. Spesso, nelle nostre vite, tendiamo a spegnere la consapevolezza, e a ignorare gli importanti segnali che il nostro corpo ci manda. Viviamo a volte situazioni che non ci piacciono, e per giustificarle mentiamo a noi stessi e ci immettiamo in routine che non sono per noi produttive. Vivere consapevolmente vuol dire entrare in pieno contatto con il proprio corpo e con i segnali che invia. Vuol dire avere chiarezza sul rapporto con se stessi e con gli altri. Vuol dire essere pienamente consapevoli dei propri valori e di quello che per sé è importante.
Accettare se stessi. Ognuno di noi ha qualcosa di sé che non gradisce particolarmente. Il modo in cui ci rapportiamo con le nostre aree di miglioramento risulta essere di fondamentale importanza. La tendenza può essere quella di vedere queste aree in cattiva luce, come se non fossero parte di noi. Tendiamo dunque respingerle, con il risultato che lotteranno ancora maggiormente per farsi sentire e per consegnarci il loro messaggio. La chiave per progredire e per migliorare è accettare noi stessi. Questa chiave è amarci, vederci come individui fantastici in grado di evolvere verso mete sempre nuove e sempre più straordinarie.
Senso di responsabilità. Branden all’interno del suo libro usa l’espressione «Non verrà nessuno». Nessuno verrà a salvare le nostre vite. Nessuno ci stenderà un tappeto rosso che ci condurrà verso i nostri obiettivi. La responsabilità di diventare individui eccezionali e ricchi di risorse è del tutto personale. È importante prendere la piena responsabilità delle proprie scelte e delle proprie azioni. Se continuiamo a vedere il nostro cammino come somma di fattori esterni difficilmente ne prenderemo il controllo. Il nostro percorso è frutto delle nostre scelte.
Affermazione di sé. Affermare se stessi vuol dire agire spontaneamente, e avere il rispetto di sé nei diversi contesti della realtà quotidiana. A volte capita di immergersi in situazioni in cui si sentono le proprie esigenze non soddisfatte. Pur di non cambiare la situazione e di rimanere nella zona di comfort mettiamo a tacere la frustrazione che ne deriva. In questo modo priviamo il mondo del prezioso contributo che possiamo dare: quello derivante dal profondo contatto con la nostra natura.
Pratica del darsi un obiettivo. Una sana autostima è basata sull’aver chiaro cosa si vuole per se stessi (consapevolezza) e sull’impegnarsi per raggiungerlo. I nostri sogni non possono rimanere solamente nella nostra mente: devono concretizzarsi nelle nostre azioni, le quali ci guidano verso i nostri obiettivi. È importante avere delle mete nella nostra vita, e godersi a pieno il percorso che porta a queste mete ci fa sentire felici e orgogliosi di noi stessi.
Integrità personale. Grazie alla maggiore consapevolezza che si pone nella propria vita si scoprono i propri valori e i propri principi. La loro scoperta non è sufficiente: bisogna concretizzarli nella vita quotidiana, secondo le nostre azioni. Vivere con integrità vuol dire andare oltre il “eh ma lo fanno tutti”. Vuol dire scegliere la propria strada e percorrerla rimanendo fedele a quello che per sé è importante.
Ti invito a comprare il libro di Branden, a leggerlo e a metterlo in pratica. È uno dei più grandi regali che puoi fare a te stesso/a :), per rendere sempre più forte l’amore che provi nei tuoi confronti!
Un abbraccio,
Mattia