Parliamo ancora di amore! Oggi voglio parlarti di un presupposto della PNL che ritengo molto bello:
Le persone non sono sempre i loro comportamenti.
Può capitare spesso che alcune persone mettano in atto dei comportamenti che, ai nostri occhi, risultano incomprensibili.
«Perché ti stai comportando così? Io farei in modo completamente diverso!». Questa è una delle nostre possibili reazioni, che ci mette però in condizione di allontanarci dalla persona.
Ciascuno di noi ama essere compreso, capito. Se mettiamo in atto un determinato comportamento è perché non conosciamo attualmente vie migliori per comportarci in quel contesto.
Giudicare le azioni degli altri ci fa allontanare reciprocamente. Non conosciamo il passato delle persone, e il modo in cui tali persone hanno elaborato mentalmente le situazioni che hanno vissuto nella loro vita. Vedere le vite degli altri dalla prospettiva della nostra esperienza può essere fuorviante, in quanto non ci rende empatici.
Lo sguardo alle azioni altrui può e deve essere colmo di amore e di tentativo di comprensione. Criticando non otteniamo nulla. Anche se il comportamento ci sembra assurdo, la via più utile è accettarlo e aiutare la persona a farlo evolvere, se non è produttivo per lei e per gli altri.
Dunque, come fare a vedere i comportamenti altrui sotto un’ottica nuova, basata sull’amore e sulla comprensione? Può esserci di aiuto il modello dell’ Intenzione.
In quanto esseri umani abbiamo dei bisogni da soddisfare. Da tempo si dibatte sulle necessità umane: Maslow ha costruito un modello piramidale, Robbins ha messo in luce quelli che lui chiama “i sei bisogni umani”. Le Dinamiche a Spirale mettono in luce modelli cognitivi che evolvono per fronteggiare una realtà che evolve: i nostri modi di pensare sono influenzati dalla realtà che viviamo, e se vi è un allineamento tra sfide e nostro modo di affrontarle, ci sentiamo soddisfatti.
indipendentemente dalla visione che si ha dei bisogni umani, ognuno di noi mette in atto dei comportamenti per soddisfare le sue esigenze più profonde. I comportamenti che mettiamo in atto nascono da ciò che crediamo sia possibile, e da ciò che abbiamo imparato a fare. Psicologi e coach sanno bene quanto sia difficile per l’uomo uscire dalla sua zona di comfort: tendiamo a rimanere in una bolla che comprende tutto quello che conosciamo. Fare dei passi per uscire dai nostri confini non è facile: serve voglia, motivazione e interesse ad evolvere.
Dunque, se una persona mette in atto un determinato comportamento è probabilmente perché è l’alternativa migliore che ha imparato. Lo ha imparato per soddisfare qualcuno dei suoi bisogni: ciò che è per noi incomprensibile per lui è normale.
Sarebbe utile portare con noi alcune domande, come:
- Che intenzione positiva risiede dietro il comportamento di questa persona?
- In che modo voglio interagire con lei, affinché si senta compresa e capita?
- Come posso aiutarla, per trovare nuove vie di comportamento più produttive?
Comprendere le azioni altrui e mostrare empatia e amore è una forte via, che ci aiuta a crescere insieme 🙂 .
A presto!
Mattia
hai dei testi bellissimi. ciao
Grazie mille, mi fa piacere che ti piacciano 🙂