Vuoi cambiare qualche aspetto della tua vita e ti trovi in difficoltà? Cerchi costantemente di migliorare la qualità della tua esistenza e ti ritrovi spesso al punto di partenza?
Fai ben attenzione al fatto che le seguenti minchiate linguistiche non siano entrate a far parte della tua comunicazione con te stesso/a:
- L’erba voglio cresce solo nel giardino del re. Non è vero: se la pianti cresce anche nel tuo giardino. Usare il verbo volere all’indicativo, per quanto riguarda i tuoi personali sogni e desideri, ti permette di dare al tuo cervello una direzione chiara. Desiderare qualcosa che migliori la qualità della propria vita e della vita altrui è un bene: usa «voglio» invece che «vorrei».
- Sono troppo vecchio/a. Una cifra non può e non deve aver alcun ruolo nel determinare la direzione della tua vita e dei tuoi sogni. Tra 5 anni avrai 5 anni in più, sia se avrai seguito quello che è per te importante sia se non l’avrai seguito. A te la scelta.
- E se non riesco? Se non riesci prova in un modo diverso, e se non riesci ancora prova ancora in modo diverso. Le persone che hanno avuto successo nella propria vita hanno preso porte in faccia, e non hanno permesso a queste di allontanarle dalla propria rotta. Le hanno usate come spunto per migliorarsi e per crescere.
- Chi mi dice che ce la farò? Nessuno. Se ti poni un obiettivo e vuoi il 100% di probabilità di raggiungerlo, otterrai solo frustrazione. Certo, ci sono delle caratteristiche che rendono un obiettivo più facilmente raggiungibile, ed è anche vero che la certezza matematica nella vita non esiste. D’altro canto, se stai fermo e se ti paralizzi per la paura, stai certo che il tuo obiettivo non lo raggiungerai. Agisci con fiducia e consapevolezza.
- Non sono portato/a. Questa è una frase spesso usata dagli studenti, e la usano perché qualcuno l’ha detta loro. Se nella vita qualcuno ti dice di non essere portato/a a fare qualcosa, fanculizzalo con gentilezza. Il cuore supera qualsiasi difficoltà: se per te è importante fare qualcosa, troverai il modo per farlo.
- Non me lo merito. Nella tua vita hai il diritto e il dovere di stare bene. Hai rimpianti o rimorsi per azioni o mancate azioni passate? Hai fatto il meglio che potevi con le risorse fisiche e mentali che avevi in quel momento, punto. Guarda avanti e sogna forte.
- Cosa penserà la gente? La risposta è: cazzi loro. Se promuovi delle azioni per te produttive, e che siano ecologiche per l’ambiente che ti circonda, è bene che interpreti adeguatamente i pensieri altrui. Con «adeguatamente» intendo: sentire le idee altrui e usare come feedback quelle che ritieni utili per migliorare le tue azioni.
Analizza il linguaggio che usi con te stesso/a e vedi se compaiono queste frasi (o frasi simili). Nel prossimo articolo vedremo delle forme linguistiche che agevolano il cambiamento 🙂 !
A presto!
Mattia
Un pensiero riguardo “7 minchiate che complicano il cambiamento”