Essendo vegano, mi capita assai frequentemente di confrontarmi con amici sul tema dell’alimentazione. In questi casi mi piace sempre notare come ognuno abbia il proprio punto di vista su questo grande e importante argomento. Ognuno, come sempre, ragiona con la propria mappa del mondo, e percepisce quanto lo circonda secondo le sue conoscenze ed esperienze.
È anche vero che in alcuni contesti bisogna distinguere tra soggettività e oggettività. Il fatto che ognuno possa percepire l’alimentazione in un dato modo è basato sulla soggettività. Il fatto che la somma delle percezioni attuali sull’alimentazione abbia creato e stia alimentando un modello malsano per le persone stesse e per il pianeta è invece oggettivo.
Dal punto di vista salutistico molte ricerche mediche risultano essere tra di loro contrastanti, ma sono emersi punti chiave su cui tutti concordano: frutta e verdure in abbondanza, regolare attività fisica, limitare le carni rosse ed evitare insaccati e bibite gasate (per maggiori informazioni, leggi questo). Su latticini, latte e pesce ci sono visioni contrastanti: alcuni dicono di moderare, altri dicono di mangiarne in abbondanza. Ci auguriamo che la ricerca faccia maggiore chiarezza su questo punto. Avere una grande chiarezza in questi argomenti non è semplice: l’essere umano è una somma di così tanti fattori che spesso ad isolarli e analizzarli separatamente si perde il quadro generale della situazione.
Da un punto di vista ambientale ed etico l’attuale gestione dell’alimentazione non va bene. Carni, pesce, latte, latticini e verdure sono prodotti con ritmi e con modalità che stanno distruggendo il pianeta, il tutto spesso per soddisfare la gola piuttosto che il proprio reale fabbisogno di tali alimenti. Il tutto è guidato da mode consumistiche tipicamente occidentali e da circoli economici, piuttosto che da una reale consapevolezza di come tutto questo sta influendo sull’ambiente che ci circonda e su persone che abitano in paesi meno ricchi di quelli occidentali. Non è discorso di onnivori, vegani, macrobiotici o altro: è questione di fare scelte consapevoli.
Siamo tutti chiamati a fare scelte più consapevoli in questo importante ambito (in primis il sottoscritto). Mettiamo impegno nel leggere, informarci e alimentarci sempre più coerentemente con il nostro benessere, perché poi su questo si basa il benessere del mondo. Si possono lasciare le vecchie strade, per trovare nuove vie.
Un abbraccio,
Mattia