Leggendo il titolo di questo articolo, gli hai fornito una tua interpretazione. Hai probabilmente immaginato una delle seguenti situazioni:
- Una persona che, in mezzo ad altre persone, si sente sola.
- Una persona che, in mezzo ad altre persone, splende come un Sole, ricca di allegria.
Ora, forse, ti stai stupendo dell’alternativa a cui non avevi pensato. Ti pongo una domanda: quante volte ci poniamo confini, per il semplice fatto che percepiamo poche alternative relativamente a quello che ci accade? Quante volte limitiamo noi stessi, perché non ampliamo la nostra percezione?
Queste domande implicano una decisione. La scelta tra assecondare i propri schemi di pensiero abituali, già belli comodi e pratici da utilizzare, e creare nuove vie di pensiero, che possano farci gioire e agire in modo più funzionale.
Creare nuovi modi per percepire la realtà può essere impegnativo. Richiede di mettere in discussione le nostre idee e le nostre convinzioni. Richiede di stringere un rapporto di amicizia con i nostri bisogni e le nostre emozioni, in modo che possano comunicarci i loro intenti. Insomma, richiede di mettersi in gioco, e spesso mettersi in gioco richiede fatica. Eccome, se la richiede.
Perché non preferire il comodo divano del pensiero abitudinario? I cuscini sono morbidi, e hanno già l’impronta del nostro fisico. Perché alzarsi per guardare fuori dalla finestra e scoprire nuove vie?
Perché, in fondo, è camminando che scopriamo chi siamo. È camminando e sperimentando che possiamo capire fino in fondo cosa fa per noi, chi vogliamo essere e cosa vogliamo donare al mondo. È camminando che, guardando indietro, possiamo vedere il percorso compiuto e guardare con un sorriso quel divano lontano, che rischiava di assorbire i nostri passi nella comodità e nella convenzionalità dell’abitudinario.
E, allora, camminiamo. Insieme, per splendere come Soli e non sentirci più soli.
A presto,
Mattia