Nello scorso articolo ti ho parlato di cinque motivi per non essere vegano. È stato un esercizio per me utile, in quanto mi ha permesso di uscire dai miei schemi di pensiero abituali.
Ora argomenterò il punto di vista vegano, in modo da fornirti consapevolezze anche sotto questo punto di vista. Pronti, partenza, via!
- La dieta vegana, statisticamente, fa stare bene. Un’alimentazione basata su cibi integrali di origine vegetale, costruita su un’ampia varietà di verdure, permette alla maggior parte delle persone di acquisire i nutrienti di cui ha bisogno (a parte la vitamina B12, che nel mondo attuale va sostanzialmente integrata) e di godere di ottima salute. Questo regime alimentare opera inoltre come prevenzione nei confronti di molte malattie: leggi a tal proposito l’ottimo libro di Franco Berrino (Il cibo dell’uomo).
- Solo insalata e carotine? Ma mi faccia il piacere! Molti sostengono che la possibilità di scelta alimentare nel mondo vegano sia esigua. Molti, quando pensano ad un vegano, se lo immaginano che mangia un’insalatina scondita e una carota cruda. Ebbene, nel mondo esistono miriadi di ricette, provenienti da diverse etnie, che si basano su soli cibi di origine vegetale. L’unico limite è quanto si vuole sperimentare.
- L’impatto ambientale ringrazia. L’allevamento intensivo, oggi sempre più frequente, causa molte problematiche ambientali. Inoltre, si otterrebbe un regime alimentare molto più efficiente (dove per efficienza si intende il numero di persone nutrite diviso per gli ettari di campo usati) se coltivassimo specie alimentari direttamente per noi, invece che per gli animali da macello.
- Hai davvero bisogno di tutta quella carne? Ammettiamo che esista un fabbisogno di carne, definito dalla quantità X. Consideriamo la quantità media di carne mangiata da ciascuna persona, e chiamiamo questa quantità Y. Sulla base della mia personale esperienza (relativa alle persone che conosco), Y tende ad essere significativamente maggiore di X. In altri termini, gran parte della carne viene mangiata non perché se ne ha bisogno, ma per piacere/abitudine. Tenendo conto che tale fonte di piacere abitudinario comporta l’uccisione, ritengo che gli schemi attuali siano rivedibili. N.B.: io per primo ho mangiato quantità di carne significativamente maggiori di X in passato, quindi questa mia considerazione vuole fungere da pura prospettiva, per vedere le cose da angoli diversi. Se vuoi leggere cose scritte da vegani irrispettosi, cerca sul web che è pieno, qui trovi solo idee condivise.
- Permette di vedere il mondo animale in modo diverso. Per quanto mi riguarda, non mi scandalizzerei se qualcuno cuocesse un cane. Lo ritengo un animale, esattamente come la mucca. Perché una può essere fatta arrosto e l’altro no? Da quando ho adottato questa dieta vedo il mondo animale come tale, senza animali di classe A o di classe B.
A presto, con nuovi articoli 🙂 !
Mattia