Se vuoi che gli altri siano felici, pratica la compassione. Se vuoi essere felice, pratica la compassione.
[Dalai Lama]
Cos’è la compassione? Possiamo definirla come tendenza a partecipare emotivamente alle difficoltà altrui.
Quando pratichiamo la compassione, quelle barriere linguistiche che si esprimono con le parole «io» e «te» tendono ad affievolirsi, a favore del «noi». Tutte quelle differenze che percepiamo tra noi e gli altri passano in secondo piano, a favore del pieno risalto dell’umanità che ci contraddistingue.
Abbiamo molto in comune, molto più rispetto alle differenze culturali che vengono spesso poste in rilievo. Riconoscere tutto quello che abbiamo in comune, e fare leva sul fatto che tutti noi ambiamo alla felicità, ci permette di essere compassionevoli gli uni verso gli altri e di aiutarci a vicenda.
Come fare, quindi, per sviluppare la compassione?
- Riconosci che ognuno percepisce il mondo in modo proprio. Ognuno tende ad orientarsi nel mondo mediante una propria mappa, creata sulla base degli eventi vissuti e del modo in cui sono stati interpretati. Azioni che a noi sembrano inverosimili o assai improduttive, sono invece comprensibili a partire dalla mappa del mondo di chi le mette in atto. Dunque, il primo passo è capire che ognuno ha la propria percezione del mondo, legittima dalla prospettiva di chi la costruisce.
- Sulla base della mappa, i comportamenti attuali sono la scelta migliore. Se percepiamo dei comportamenti poco compatibili con la nostra visione della realtà, e bene ricordare che quei comportamenti consistono nell’alternativa migliore a disposizione di chi li compie. Se tale persona potesse effettivamente mettere in atto comportamenti migliori, l’avrebbe già fatto: semplicemente, ritiene che non sia possibile, o non ha ancora sviluppato risorse per farlo. Ricorda bene: quando vedi comportamenti improduttivi, il limite è la mappa, non la persona.
- Accetta il momento attuale, come punto di partenza. Molte persone tendono ad apprezzare poco dove, loro stesse o altri, sono al momento attuale. Eppure, la mancata accettazione del momento presente ci allontana dal potere delle nostre azioni, e rende più complesso cambiare in futuro. Ovunque tu sia, o ovunque siano le altre persone, accettalo. Capisci che per ora è l’alternative migliore, e sulla base di questa consapevolezza costruisci con Amore nuove azioni, per il bene tuo e degli altri.
A presto, con le altre chiavi della felicità 🙂