Ciascun essere umano è un tassello fondamentale e irripetibile nel corso della storia. Metafora spesso utilizzata, da molti vissuta e da molti dimenticata.
Spesso, chi mette a tacere la propria voce interiore vive una vita assai inferiore rispetto alle sue potenzialità. Si rintana nella logica, nell’eccesso di pensiero o nell’assenza di pensiero stesso, e mette in secondo piano il suo cuore.
Il cuore parla. Un linguaggio sottile e costante, come le onde che continuamente accarezzano la baia. Se la voce del cuore viene fatta tacere, fragorosa si riversa, e da dolce brezza si trasforma in tempesta. Una tempesta il cui fine è il ciel sereno, e la cui testimonianza è l’importanza dell’ascolto della propria vocazione.
Come puoi trovare la tua vocazione e come puoi coltivarla? Ecco degli spunti:
- Ripercorri tutti i momenti piacevoli che ricordi in modo più nitido. Cos’hanno questi momenti in comune? Qual è il filo conduttore che li attraversa? Esamina bene questi tuoi ricordi, in modo che ti suggeriscano quali sono quelle azioni che ti fanno stare bene e che ti fanno battere forte il cuore.
- Cosa puoi fare di più? Cosa puoi fare di nuovo? Pensa a cosa puoi fare per implementare sempre maggiormente queste azioni. Ricorda: agisci con gradualità. Ogni giorno innaffia i semi di queste azioni, affinché crescano e diventino gli alberi che donano ossigeno alla tua esistenza.
- Abbraccia l’esistenza, e fai nuove esperienze. Quando pensi ai momenti belli vissuti, pensi ad una frazione di tutte le cose meravigliose che puoi fare. Quante nuove esperienze ti aspettano? Quante altre stupende avventure puoi introdurre nella tua esistenza? Esplora cose sempre nuove!
A presto :)!
No papaye 