Questa lettera, sognatore, è dedicata a te.
È dedicata a te perché, come essere umano, hai conosciuto la potenza del sogno. Nell’infanzia ti sei immerso in storie incantate, fatte di miti ed eroi. Hai salpato su navi gigantesche, le cui vele erano alimentate dalla forza del vento, o hai vissuto in castelli fatati, da far invidia alla migliore delle favole. Nella tua infanzia avevi i doni del sogno e della fantasia: ti portavano in mondi paralleli che, come per magia, diventavano realtà. La tua realtà.
Il tempo passa, e l’infanzia lascia il posto all’adolescenza. Un’età meravigliosa, fatta di solitudine e affetto, di dubbi e certezze, di mistero e speranza. Alle navi e ai castelli subentrano grandi amicizie e i primi amori. Subentra il desiderio di comprendersi, per capire cosa fare della propria vita. Nel mare dei dubbi risiede la culla della fiducia, alimentata dalla fantasia e dalla capacità di vedere un futuro che, seppur non ancor reale, inizia a diventarlo quando è immaginato con passione.
Le foglie dell’adolescenza dolcemente cadono, per far sbocciare i fiori e i frutti dell’età adulta. Con l’età adulta subentrano responsabilità, a volte accompagnate da aspettative altrui. Subentra a volte la routine, in cui il pilota automatico prende il posto della consapevolezza di ciascun passo. Insomma, subentra l’abitudine. Eppure, sognatore, hai sempre la capacità di sognare.
Per sognare ancora, ricorda. Ricorda le navi, ricorda i castelli. Ricorda le amicizie, ricorda gli amori. Prendi il bello del passato, uniscilo all’amore del presente e plasma la matita con cui disegnerai il tuo futuro. Usa la tua esperienza per costruire qualcosa di nuovo. Un nuovo che stupisce. Un nuovo i cui confini, seppur non ancor ben delineati, prendono la forma delle tue azioni.
Sognatore, sogna. Sognatore, spera. Sognatore, agisci.