Una meravigliosa caratteristica degli esseri umani è la razionalità. Non sto parlando di una pura e semplice logica deduttiva, ma di qualcosa di più elaborato e complesso. In noi logica ed emozioni si intersecano e danno luogo ad un ricco mosaico.
A volte non è semplice trovare equilibrio nel proprio mondo emotivo. Eppure, se le emozioni esistono è per il nostro bene: si sono sviluppate nel nostro contesto evolutivo per consentirci di sopravvivere al meglio. Un aspetto potenzialmente problematico è il seguente: i profondi mutamenti delle condizioni di vita ci hanno condotti lontani dal contesto in cui le emozioni si sono sviluppate per essere funzionali.
La paura va bene di fronte ad un giaguaro che vuole azzannarci, ma è meno funzionale se sperimentata in modo forte prima della riunione con il capo. La rabbia permette a volte di mettere in rilievo diritti importanti; allo stesso tempo, è disfunzionale se sperimentata nelle molteplici non idealità della vita moderna.
Un concetto chiave nel mondo emotivo è quello di filtro percettivo: quando sperimentiamo delle emozioni dentro di noi, siamo inclini a sperimentare la realtà in accordo con l’emozione che stiamo provando. Pensi di vedere la realtà? È più corretto affermare che sperimenti la realtà in funzione di come ti senti
Eccolo, il ruolo delle emozioni. Fungere da guida, per vedere la realtà da molteplici prospettive. Le emozioni esprimono il loro massimo potenziale quando unite alla luce della nostra razionalità. Una razionalità che accetta il modo in cui stiamo in un determinato momento e lo usa come punto di partenza per indagare la realtà in modo più completo.
L’accettazione delle emozioni come importante bagaglio conoscitivo e il loro utilizzo per vivere la vita in modo completo e pieno è parte dell’arte di essere pienamente umani. Un’arte che contiene imperfezione, sbagli, errori, insicurezze, ma che proprio per questo ci permette di meravigliarci dell’immensità di cui siamo capaci.
A presto,
Mattia