Sai, è facile frapporre tra il proprio cuore e la realtà degli scudi, che hanno l’intenzione di proteggere e di difendere. Eppure, molte volte, ciò che viene costruito con l’intenzione di aiutare noi stessi finisce con l’alimentare meccanismi opposti; quegli scudi, che dovrebbero proteggere dal dolore e dalle difficoltà, finiscono con lo schermare dalla bellezza e dalla meraviglia.
A volte gli scudi, che servono ad evitare la sofferenza, allontanano dall’Amore stesso. Eppure, per quanto possa venire schermato, il cuore ha la meravigliosa caratteristica di continuare a comunicare con noi. Lo fa con battiti sottili, emozioni inaspettate, momenti di meraviglia e istanti di sconforto. La sua purezza e la sua passione superano quelle barriere che la nostra razionalità ci chiede di imporre.
Questa nostra meravigliosa caratteristica, la razionalità, a volte poco comprende la voce del cuore. Non perché non la senta, ma perché opera su un livello diverso e parla una lingua differente. Differente ma non incompatibile: è proprio dalla compatibilità e dalla potenziale armonia di queste due lingue che possono nascere le più grandi meraviglie. Il cuore che guida il cervello, e il cervello che con armonia supporta il cuore.
Il cuore, per esprimere al massimo il suo potenziale, va lasciato libero. Libero di sognare, di sperare, e di credere che il mondo sia molto più dei confini all’interno dei quali la nostra razionalità lo definisce. Il cuore vuole conoscere: vuole assaporare la bellezza di un tramonto e credere che con il sorgere del Sole nuove possibilità possano essere assaporate. Il cuore vede la siepe ma è consapevole dell’Infinito che si cela al di là di essa: un Infinito che si muove allo stesso ritmo dei suoi battiti.
Un cervello pensante può fare molto. Può trovare vie nuove per descrivere la realtà, può scoprire meraviglie e può creare complessi algoritmi. Eppure, le vie seminate dalla logica si rivelano spesso sterili se non supportano la voce del cuore. Le vie create dal nostro pensiero si rivelano spesso fugaci e instabili, se non supportano l’amore e la compassione che dal cuore derivano e che nel cuore trovano posto in cui vivere.
Apri il tuo cuore. Aprilo al mondo. Trova conforto nell’amore, e nutrimento nei momenti di sconforto e di dolore. Innaffia con le tue azioni i semi dell’unione e della compassione, e usa il potere di ogni lacrima che versi per sperare e credere che il mondo sia molto più di quanto percepisci ora. Osa innovare ogni giorno la tua vita.
Un abbraccio,
Mattia