Non sempre, quando inizio a scrivere un articolo, so di cosa parlerò. Spesso capita che le parole inizino a susseguirsi spontaneamente, in un flusso libero.
Oggi è proprio così: ho molti pensieri che vagano per la testa e li condivido.
Un primo pensiero riguarda il concetto di Ego. Sai, in quanto appassionato di fisica, di scienza e di filosofia, mi soffermo spesso a riflettere sul ruolo dell’individuo. Siamo infinitamente più grandi delle particelle elementari che ci compongono e infinitamente più piccoli dell’universo che ci ospita. Da un punto di vista materiale, siamo un momentaneo aggregato di atomi e molecole che influenza gli altri atomi e le altre molecole che compongono l’universo. L’altro giorno sul treno mi sono soffermato ad osservare una montagna, e ho pensato che il numero di atomi che mi compone è infinitamente più piccolo del numero di atomi che compone quella montagna. Eppure noi, con i particolari stati di pensiero cosciente che caratterizzano l’essere umano, spesso riteniamo il nostro personale ammasso di atomi “più importante”. Lo nutriamo, lo coccoliamo, e spesso agiamo per il suo presunto benessere senza badare agli effetti più ampi delle nostre azioni. Ci nutriamo più per piacere che per bisogno, utilizziamo improduttivamente energia che non necessitiamo e ci immergiamo in una complessità che spesso allontana dagli innumerevoli benefici di una vita semplice.
Questo conduce al secondo pensiero, relativo all’Ambiente. I ritmi frenetici della vita moderna stanno avendo una profonda influenza sull’ambiente. Stiamo surriscaldando il pianeta Terra, stiamo distruggendo eco-diversità che si sono sviluppate nel corso di millenni e stiamo modificando il volto del meraviglioso pianeta in cui viviamo. Il tutto per cosa? Per l’Ego. Per una bistecca in più. Per avere in casa qualche grado centigrado in più a contatto con la nostra pelle. Per sostituire la naturale illuminazione notturna delle stelle con la luce artificiale. E sai perché siamo così preoccupati del surriscaldamento globale? Ancora una volta, per noi stessi. La Terra ne ha visti di tutti i colori: non penso le importi considerevolmente di tornare ad una temperatura superiore. Vulcani ed eruzioni l’hanno popolata per moltissimi anni. Siamo noi a non volere che la Terra cambi: non sapremmo adattarci ai grandi cambiamenti. Grandi cambiamenti che noi abbiamo causato.
Dunque, un presunto Ego che si auto-riveste di importanza agisce in modo da non tener conto del tutto. Questa cosa mi sembra sempre più illogica. Stiamo scoprendo meraviglie sul mondo, e spesso le usiamo per distruggerlo. È di nuova tecnologia che abbiamo bisogno? Sicuramente. Ma dove ci guiderà la nuova tecnologia, se non sarà basata sul cuore e sul tutto? Dove ci guiderà la nuova tecnologia, se sarà ancora il denaro a manovrarla?
Oggi, più che mai, penso che necessitiamo una rivoluzione di pensiero. Le passate rivoluzioni sono avvenute in un contesto in cui le nostre azioni personali non avevano lo stesso potere che hanno oggi. In una sempre maggiore interconnessione, il potere della singola azione cresce esponenzialmente. Abbiamo un potere che in passato non avevamo: per cosa vogliamo usarlo?
A presto,
Mattia