Qualsiasi momento tu stia attraversando nella tua vita, è una buona occasione per fare qualcosa per gli alti.
Se stai attraversando un momento impegnativo, condividere qualcosa con altre persone ti metterà in condizione di sorridere nuovamente e di scoprire che sei affiancato da amici nel tuo percorso.
Se stai attraversando un momento felice, è proprio questa l’occasione per spartire la tua gioia e condividerla con il mondo. Noterai la tua gioia riflessa nei visi dei tuoi cari.
L’io, sostanzialmente, è una finzione che esiste perché nominata. Sarebbe molto bello che, tutti insieme, riuscissimo sempre di più a passare da «io» a «noi»; che riuscissimo a tener conto nelle nostre decisioni del bene comune, della gioia collettiva.
Qualsiasi successo personale, se non tiene conto anche del benessere globale e della felicità di chi ti sta accanto nel percorso, è destinato ad avere vita breve. Molte spesso nelle azioni, più che lo scopo, serve il cuore. Serve vedere oltre la limitatezza della nostra percezione del mondo per farsi stupire da uno scorcio di illimitato, da una fugace apparizione dell’unità del tutto. Serve uscire dai limiti delle nostre parole per abbracciare una realtà più ampia delle descrizioni linguistiche che possiamo operare.
Per condividere, veramente, serve vedere col cuore. Serve scorgere al di là di un qualsiasi tornaconto personale e tornare così a quella spontaneità che, nel silenzio e nella quiete, compie con delicatezza.
Serve vedere, sognare, creare.
Un abbraccio,
Mattia
No papaye 