Il Re Squalo

Negli abissi del mare la vita è diversa.

Niente semafori a guidar la danza dei branchi di pesci, in quanto non servono artifici ove la Natura orchestra.

Questa è la storia di uno squalo che si riteneva il re del mare. Anzi, dell’Oceano! Che dico, di tutta l’acqua del pianeta Terra (e anche di quella su Marte)!

Lo squalo era sempre desideroso di estendere il suo dominio e di mostrare la sua forza. Un giorno incontra un branco di tonni ed esclama: «Buongiorno, sudditi!». I tonni erano un po’ stupiti, in quanto non l’avevano mai visto prima e non pensavano di avere un re. Chiedono: «Chi sei, scusa?».

Lo squalo muove in modo furibondo la sua coda, si diletta in un’evoluzione acrobatica e, sfoggiando la sua grandezza, esclama: «Sono Squalone I, re del mare e degli oceani!». I tonni sono impressionati dalla sua grandezza, ma un tonno anziano si fa avanti e dice: «Pensi di essere maestoso? Dovresti vedere le orche, sono ancora più grandi di te ma non si danno tutte quelle arie!».

Lo squalo offeso va via, determinato a scoprire chi siano queste orche e se sono veramente più grandi di lui. Inizia un viaggio molto lungo, fino a quando vede un pesce maestoso e gli chiede: «Scusa, sei tu un’orca?». «Si bello, ma sto mangiando, non disturbarmi mentre pranzo!», risponde lei.

Lo squalo va via piangendo, mischiando le sue lacrime alla salata acqua marina. Non è il più grande dell’oceano, ci sono predatori ancora più grandi di lui. Non è il re.

Torna a casa mesto e rassegnato, ma nel percorso si imbatte in un qualcosa ancora più grande! «Scusa, sei anche tu un’orca per caso?», chiede Squalone alla misteriosa figura.

«No, sono una balena» risponde il mammifero. Aggiunge: «Mi sembri avvilito, amico. Cosa succede?».

Squalone racconta tutto. Della sua sovranità immaginata, del tonno arrogante, dell’incontro con le orche.

«Ah, hai scoperto di non essere re del mondo! Gioisci Squalone, sei libero!».

«Come, scusa?», risponde Squalone perplesso.

«Hai capito bene! Sai, ho conosciuto tanti che pensavano di essere il re del mondo o di essere più bravi di altri. Finalmente, quando si sono tolti la corona, hanno scoperto di essere in realtà simili a tutti quelli su cui pensavano di regnare. Dalla loro presunta superiorità, erano ciechi. Invece, una volta deposto lo scettro, si sono sentiti amati e non più soli. Invece che regnare hanno deciso di condividere!»

Squalone rimane perplesso. Saluta la balena e va via, iniziando la sua nuova avventura come membro dell’Oceano. Una nuova avventura fatta di più gioia.

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