Nel buio verde dipinto,
di un bosco nascosto all’uomo
si sveglia dal suo giaciglio
la forza di un grande suono.
Grand’ urlo d’un tempo andato,
d’un equilibrio ormai smarrito,
cos’urla col suo gran fiato
un Pianeta non più nutrito?
Ha caldo, si dimena
nel mare suda dai ghiacci
poiché la specie umana
segue ciò “che piacci”!
Se’l metro di giudizio
sarà l’utilità,
che cosa ne faremo
della nostra umanità?
Concetto trasandato,
di boria e di finzione:
se’l Pianeta ha urlato
porgiamo un po’ attenzione!
Eccolo, eppur, che s’alza:
il Sol del nostro ingegno.
Se una risposta calza
è quella dell’impegno.