Buio e Luce – Una nuova società

«Buona Pasqua, Gianni!»

In questa domenica, i due amici hanno deciso di trovarsi per mangiare insieme. Gianni era andato ieri a fare la spesa, e oggi ha preparato un bel banchetto: torte salate, tagliatelle, verdure al forno e un grosso uovo di cioccolato.

Il vino scorre tra le chiacchiere, le risate, i ricordi di tempi andati e le speranze per i tempi futuri.

«Umberto, oggi è il giorno della risurrezione. Può anche la nostra società trovare nuovi corsi e nuove energie?»

«Penso proprio di sì. Negli scorsi giorni abbiamo visto le tre principali sfide: disinformazione emotiva, capitalismo e consumismo, indebolimento dello spirito. Ritengo che possiamo, tutti insieme, piantare nuovi semi e coltivare nuove abitudini. Abbiamo bisogno degli antidoti alle attuali cause di crisi.»

«Quali sono, secondo te, le alternative?»

«Per quanto riguarda la disinformazione emotiva, penso che possiamo coltivare la consapevolezza di mente e cuore. Penso che sia necessario che torniamo dentro di noi e che ci prendiamo la responsabilità di esplorare il nostro tragitto. La linea guida, per questo percorso, è la meravigliosa frase di De Saint-Exùpery: “L’essenziale è invisibile all’occhio, si vede bene soltanto con il cuore”.»

«Cosa mi dici, invece, su capitalismo e consumismo?»

«Non possiamo andare avanti così. Penso che le due più dirette qualità che possiamo coltivare siano collaborazione e soddisfazione. Possiamo gradualmente coltivare la comprensione di come tutto sia interconnesso, e che insieme possiamo fare molto più di quanto è possibile ai singoli individui. Allo stesso tempo, possiamo imparare sempre più ad essere grati di quanto abbiamo, invece che cercare sempre il nuovo.»

«E l’indebolimento dello spirito?»

«Proprio ieri abbiamo parlato dei concetti di libertà-da e libertà-per. Penso che sia giunto il momento di devolvere nuovamente le nostre azioni a luci più grandi, che ci guidino e sostengano. In questo caso, le parole chiave penso che siano connessione e interdipendenza

«Mi sembra un ottimo mix di ingredienti!»

«Gianni, è il viaggio di una vita. Domani facciamo un riassunto di tutto quello che abbiamo visto fino ad ora, e poi inizieremo a vedere come coltivare le qualità di cui abbiamo parlato. In questo modo possiamo contribuire allo sviluppo di una nuova società.»

Le campane della città suonano a festa. La gente è chiusa in casa: molti vivono questo giorno in famiglia, altrettanti lo vivono da soli. Eppure, solitudine fisica non implica necessariamente solitudine emotiva: abbiamo tanti mezzi di comunicazione, e possiamo usarli per sentirci vicini e condividere la nostra umanità.

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