Il canto del mondo

Il mondo è un oceano di suoni. Alcuni creano soffici ondulazioni sulla calma superficie dell’acqua, mentre altri si impongono con forza, vigore e tempesta. Stando in silenzio, si ode il rombo del motore di una macchina, il vocio della televisione, le fusa di un gatto: un vasto insieme di tasselli sonori, imbevuti nel placido e abissale silenzio della vita.

Eppure, i suoni non si alternano solo al nostro esterno. Ecco che nella nostra testa viaggiano pensieri, soavi melodie ricordate, frenetiche preoccupazioni e ingorghi di rabbia e tristezza. Anche noi siamo parte del mondo, anche noi abbiamo i nostri suoni, che siano primordiali o costruiti dalla nostra esperienza.

Sentire, è facoltà della maggioranza della popolazione. Ascoltare, invece, è una scelta che si rinnova sulla base del dolce elemento della curiosità. È quando rinunciamo alla conferma di quanto pensiamo di sapere già, che ascoltiamo e ci apriamo al nuovo. E non conosco nulla, nella vita, che sia più rigenerante e stimolante del continuo darsi la possibilità di abbracciare quel che ancora non sappiamo.

Spesso è bello cantare e donare la nostra voce al mondo; molte volte, eppure, è ben più fruttuoso sedersi e ascoltare la melodia che ci viene narrata. E, se ci viene la tentazione di sovrapporre un motivo noto ad una sequenza inedita, possiamo abbracciare il nostro desiderio di controllare le cose e lasciarlo volare con la leggiadria di una farfalla: lo accogliamo, lo stimiamo, ma non gli diamo la facoltà di trasformare flebili confini in limiti invalicabili.

Per imparare a donare in modo pieno la propria voce, è bene innanzitutto inebriarsi del canto del mondo.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...